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INNI DVĀRA

   In apertura del nostro volume del Ṛgveda (nella pagina precedente la breve ma quanto mai pregnante “introduzione ai Misteri vedici”), abbiamo offerto un elenco contenente venti ‘inni-chiave’ con l’obiettivo di agevolare l’accesso al senso segreto di questa antica innodia. Li abbiamo battezzati con il nome di “inni-dvāra” (lett. “inni-porta”), in relazione alla particolare funzione da essi svolta; siamo infatti persuasi che la loro comprensione si riveli determinante per introdurci nel valore più autentico della poesia simbolica di questa fondamentale innodia.
   Volendo essere ancora più esaustivi, riteniamo qui di dover offrire un ulteriore elenco, contenente cinquanta di tali “inni-dvāra” (i venti già indicati sul libro, più altri trenta), in modo da offrire un quadro ancora più ampio della meta degli antichi poeti-veggenti rigvedici, così come illustrata da Sri Aurobindo, che ne ha riscoperto il senso vero:

   «Il Ṛgveda è la creazione di una mentalità primigenia, intuitiva e simbolica che, agli occhi del successivo sviluppo intellettuale dell’uomo, appare decisamente estranea. Non stupisce pertanto che esso sia diventato inintelligibile, eccetto per il guscio più superficiale del suo linguaggio (e perfino quest’ultimo in modo alquanto imperfetto), a causa dell’impedimento dovuto a una lingua così arcaica e mal compresa, dando luogo alle interpretazioni più inadeguate, riducendo questa grande creazione della mente giovane e luminosa dell’umanità a un’incongruente accozzaglia di assurdità frutto dell’immaginazione primitiva [...]. Il Ṛgveda, nelle mani dei preti e degli eruditi indiani posteriori, è stato abbassato al livello di un libro di mitologia e di cerimonie sacre; e gli studiosi europei, cercandovi quegli elementi da essi ritenuti unicamente degni di considerazione (la storia, i miti e le nozioni religiose di un popolo primitivo), ne hanno ulteriormente sminuito il valore e, insistendo su una interpretazione esclusivamente naturalistica, l’hanno deprivato ancor più del suo contenuto spirituale e della sua bellezza e grandezza poetiche. [...] Se leggiamo il Ṛgveda senza sovrapporre alcuna fasulla interpretazione nata dal preconcetto che si tratti di un’opera di barbari primitivi, troveremo una sublime poesia ispirata, potente nelle sue espressioni, sebbene di altro tipo rispetto al linguaggio che oggi prediligiamo e apprezziamo. Facendo ricorso a immagini prese dalla vita quotidiana e dalla natura visibile, le rende veicoli di esperienze spirituali. I dettagli dell’esistenza esteriore e il rito sacrificale rappresentano dei simboli che non erano affatto metafore artificiose, ma suggestioni e figurazioni vive e potenti di realtà interiori. Si tratta di una forma di espressione poetica simbolica o figurata di esperienze spirituali, che ricorrerà frequentemente nei testi successivi dell’India e che presenta analogie con alcuni poeti cinesi e con le immagini dei sūfī islamici. [...] Il Ṛgveda, oltre a costituire il più antico testo conosciuto, rappresenta la prima interpretazione, da parte dell’uomo, del Divino e dell’universo, e una splendida, sublime e potente creazione poetica.»
SRI AUROBINDO

   Nell’elenco che segue, i venti dvāra-sūkta già indicati sul libro si distinguono dagli altri per via del maiuscoletto della parola INNO (a differenza di ‘Inno’, per tutti gli altri). Il titoletto tra parentesi quadre tenta di definire l’argomento principe volta per volta trattato. Buon approfondimento!




INNI DVĀRA
[50/20]


Maṇḍala I [6/2]
   Inno      71   (pagg. 144-145)    [l’apertura del Passaggio]
   Inno      92   (pagg. 186-187)    [al di là della Tenebra]
   Inno    113   (pagg. 228-229)    [le infinite aurore della illuminazione]
   Inno    164   (pagg. 330-333)    [i Misteri divini]
   INNO  170   (pagg. 344-345)    [colloquio tra Indra e Agastya]
   INNO  179   (pagg. 362-363)    [colloquio tra Lopamudra e Agastya]
Maṇḍala II [4/2]
   Inno        3   (pagg. 394-395)    [gli dèi tutti concorrono all’Opus]
   Inno        7   (pagg. 490-491)    [il fuoco dell’aspirazione]
   INNO    15   (pagg. 418-419)    [il dio della mente assalta il cocchio d’Aurora]
   INNO    24   (pagg. 436-437)    [il Tesoro nella caverna]
Maṇḍala III [3/2]
   Inno        5   (pagg. 486-487)    [il pensiero-dalle-sette-teste]
   INNO    31   (pagg. 538-539)    [la Dea che bracca le vacche nascoste]
   INNO    39   (pagg. 554-555)    [il Sole dimorante nelle tenebre]
Maṇḍala IV [3/2]
   INNO      1   (pagg. 604-605)    [il Passaggio aperto dagli avi]
   Inno        3   (pagg. 608-609)    [la Vacca-di-gnosi nell’oscurità]
   INNO    58   (pagg. 718-719)    [l’onda-di-Miele]
Maṇḍala V [6/2]
   Inno        4   (pagg. 728-729)    [la Volontà veggente]
   INNO    19   (pagg. 758-759)    [l’epifania dell’anima]
   INNO    40   (pagg. 800-801)    [il veggente scopre il Sole perduto]
   Inno      45   (pagg. 810-811)    [quando Aurora s’approssima]
   Inno      62   (pagg. 844-845)    [l’una Verità, statica e dinamica]
   Inno      80   (pagg. 880-881)    [l’Aurora portatrice di Verità]
Maṇḍala VI [6/1]
   Inno        7   (pagg. 910-911)    [la testa e i piedi del dio immanente]
   INNO    28   (pagg. 952-953)    [le vacche-di-Luce]
   Inno      64   (pagg. 1024-1025)    [Aurora foriera di Beatitudine]
   Inno      65   (pagg. 1026-1027)    [le Aurore che destano dall’incoscienza]
   Inno      66   (pagg. 1028-1029)    [le poderose divinità del pensiero]
   Inno      72   (pagg. 1040-1041)    [la rigenerazione della luce]
Maṇḍala VII [8/2]
   INNO    47   (pagg. 1142-1143)    [le acque divine]
   Inno      49   (pagg. 1146-1147)    [le correnti dell’esistenza cosciente]
   Inno      50   (pagg. 1148-1149)    [le umane rigidità da sciogliere]
   Inno      52   (pagg. 1152-1153)    [integrare in sé tutte le infinità]
   Inno      75   (pagg. 1198-1199)    [l’umana dea nei mortali]
   INNO    76   (pagg. 1200-1201)    [l’Aurora dell’illuminazione spirituale]
   Inno      87   (pagg. 1222-1223)    [i tre-volte-sette Nomi]
   Inno    101   (pagg. 1250-1251)    [lo Spirito di tutte le esistenze]
Maṇḍala VIII [3/1]
   Inno      20   (pagg. 1298-1299)    [Cielo e Terra uguali e uniti]
   INNO    48   (pagg. 1354-1355)    [il nettare d’immortalità nel corpo]
   Inno      72   (pagg. 1402-1403)    [La Verità che splende oltre il pensiero]
Maṇḍala IX [3/1]
   Inno      21   (pagg. 1508-1509)    [i flussi del nettare divino]
   Inno      70   (pagg. 1606-1607)    [il Miele della delizia del mondo]
   INNO    83   (pagg. 1632-1633)    [l’uomo capace di reggere l’ambrosia]
Maṇḍala X [8/5]
   INNO    81   (pagg. 1858-1859)    [il Dio unico]
   INNO    90   (pagg. 1876-1877)    [l’universale Spirito generatore]
   INNO  108   (pagg. 1912-1913)    [colloquio tra Saramà e i Paõi]
   INNO  121   (pagg. 1938-1939)    [la manifestazione cosmica]
   INNO  129   (pagg. 1954-1955)    [il divenire universale]
   Inno    169   (pagg. 2034-2035)    [le irradiazioni surmentali]
   Inno    170   (pagg. 2036-2037)    [la Luce suprema delle luci]
   Inno    177   (pagg. 2050-2051)    [l’occhio della visione spirituale]
Maṇḍala I [6/2]
Inno 71
(pagg. 144-145)
[l’apertura del Passaggio]
Inno 92
(pagg. 186-187)
[al di là della Tenebra]
Inno 113
(pagg. 228-229)
[le infinite aurore della illuminazione]
Inno 164
(pagg. 330-333)
[i Misteri divini]
INNO 170
(pagg. 344-345)
[colloquio tra Indra e Agastya]
INNO 179
(pagg. 362-363)
[colloquio tra Lopamudra e Agastya]
Maṇḍala II [4/2]
Inno 3
(pagg. 394-395)
[gli dèi tutti concorrono all’Opus]
Inno 7
(pagg. 490-491)
[il fuoco dell’aspirazione]
INNO 15
(pagg. 418-419)
[il dio della mente assalta il cocchio d’Aurora]
INNO 24
(pagg. 436-437)
[il Tesoro nella caverna]
Maṇḍala III [3/2]
Inno 5
(pagg. 486-487)
[il pensiero-dalle-sette-teste]
INNO 31
(pagg. 538-539)
[la Dea che bracca le vacche nascoste]
INNO 39
(pagg. 554-555)
[il Sole dimorante nelle tenebre]
Maṇḍala IV [3/2]
INNO 1
(pagg. 604-605)
[il Passaggio aperto dagli avi]
Inno 3
(pagg. 608-609)
[la Vacca-di-gnosi nell’oscurità]
INNO 58
(pagg. 718-719)
[l’onda-di-Miele]
Maṇḍala V [6/2]
Inno 4
(pagg. 728-729)
[la Volontà veggente]
INNO 19
(pagg. 758-759)
[l’epifania dell’anima]
INNO 40
(pagg. 800-801)
[il veggente scopre il Sole perduto]
Inno 45
(pagg. 810-811)
[quando Aurora s’approssima]
Inno 62
(pagg. 844-845)
[l’una Verità, statica e dinamica]
Inno 80
(pagg. 880-881)
[l’Aurora portatrice di Verità]
Maṇḍala VI [6/1]
Inno 7
(pagg. 910-911)
[la testa e i piedi del dio immanente]
INNO 28
(pagg. 952-953)
[le vacche-di-Luce]
Inno 64
(pagg. 1024-1025)
[Aurora foriera di Beatitudine]
Inno 65
(pagg. 1026-1027)
[le Aurore che destano dall’incoscienza]
Inno 66
(pagg. 1028-1029)
[le poderose divinità del pensiero]
Inno 72
(pagg. 1040-1041)
[la rigenerazione della luce]
Maṇḍala VII [8/2]
INNO 47
(pagg. 1142-1143)
[le acque divine]
Inno 49
(pagg. 1146-1147)
[le correnti dell’esistenza cosciente]
Inno 50
(pagg. 1148-1149)
[le umane rigidità da sciogliere]
Inno 52
(pagg. 1152-1153)
[integrare in sé tutte le infinità]
Inno 75
(pagg. 1198-1199)
[l’umana dea nei mortali]
INNO 76
(pagg. 1200-1201)
[l’Aurora dell’illuminazione spirituale]
Inno 87
(pagg. 1222-1223)
[i tre-volte-sette Nomi]
Inno 101
(pagg. 1250-1251)
[lo Spirito di tutte le esistenze]
Maṇḍala VIII [3/1]
Inno 20
(pagg. 1298-1299)
[Cielo e Terra uguali e uniti]
INNO 48
(pagg. 1354-1355)
[il nettare d’immortalità nel corpo]
Inno 72
(pagg. 1402-1403)
[La Verità che splende oltre il pensiero]
Maṇḍala IX [3/1]
Inno 21
(pagg. 1508-1509)
[i flussi del nettare divino]
Inno 70
(pagg. 1606-1607)
[il Miele della delizia del mondo]
INNO 83
(pagg. 1632-1633)
[l’uomo capace di reggere l’ambrosia]
Maṇḍala X [8/5]
INNO 81
(pagg. 1858-1859)
[il Dio unico]
INNO 90
(pagg. 1876-1877)
[l’universale Spirito generatore]
INNO 108
(pagg. 1912-1913)
[colloquio tra Saramà e i Paõi]
INNO 121
(pagg. 1938-1939)
[la manifestazione cosmica]
INNO 129
(pagg. 1954-1955)
[il divenire universale]
Inno 169
(pagg. 2034-2035)
[le irradiazioni surmentali]
Inno 170
(pagg. 2036-2037)
[la Luce suprema delle luci]
Inno 177
(pagg. 2050-2051)
[l’occhio della visione spirituale]


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